A Genk, il circus FIA Karting ferma definitivamente l'edizione più incerta del Campionato Europeo.La chiusura, e il voltare pagina, della prima parte del calendario rappresenta una vittoria per l'intero movimento e un momento gratificante per il promotore e la FIA per aver raggiunto l'obiettivo prefissato: proteggere il palcoscenico dell'evento internazionale dalle rischio di contagio che avrebbe comportato ulteriori conseguenze, come la sospensione di una stagione già malconcia.Nonostante le norme anti-Covid, come i tempi ristretti per presentare l'esito del test Covid-19, ormai necessario per le competizioni FIA, abbiano demotivato diversi team, che hanno scelto di disertare la tappa belga, mettendo a rischio il successo della manifestazione , alla fine, lo spettacolo è andato avanti, anche se con meno partecipanti del previsto.Al di là delle assenze, specie nella classe regina, c'era la “sporca dozzina”, ovvero i massimi protagonisti del campionato e i papabili alla conquista del titolo, che ben caratterizzarono l'ultimo appuntamento e diedero vita ad un'accesa battaglia, non a tutto scontato, e un esito finale che pochi avevano previsto alla vigilia.

MILELL A SORPRESA IN QUALIFICA!

Venerdì a Genk, dopo l'incessante pioggia mattutina, pista asciutta per tutti i protagonisti della KZ impegnati nella lotta contro il tempo.Il primo colpo di giornata è stato piazzato da Noah Milell (Tony Kart), che a sorpresa ha strappato la pole position con il best lap in 51.606.Dietro di lui di soli 4/1000 c'era Stan Pex (KR), uno dei pochi che conosce a fondo il tracciato belga.Terzo tempo assoluto per Marijn Kremers (Ricciardo Kart), davanti a Matteo Viganò (Lennox Racing) e Riccardo Longhi (Birel Art).

A causa dell'esiguo gruppo di partecipanti, anche il programma delle manche è stato accorciato, stabilendo così la griglia per la finale già entro sabato pomeriggio.Kremers ha messo insieme una vittoria e tre secondi posti.L'olandese campione del mondo in carica ha conquistato la pole della finale, anche grazie alla sfortuna di Milell e Pex che si sono scontrati nella prima manche.Entrambi si sono poi riscattati con lo svedese di Tony Kart che ha vinto due su tre e altrettanto brillante è stato il risultato dell'olandese con due secondi posti.Per quanto riguarda i due protagonisti del primo round di Adria, sabato decisamente poco brillante per Irlando, settimo in griglia, e Puhakka, dall'ottava casella di partenza.Viganò con il decimo posto sembrava nettamente fuori dalla lotta per il titolo.

KREMERS FINALE COME 365 GIORNI PRIMA

Al via è Noah Milell a compiere una partenza bruciante sull'asfalto che gli permette di portarsi al comando della corsa.Posizione che però sfuma subito, dovendo cedere all'assalto vincente di Kremers.Per i primi giri è stato l'olandese a gestire gara e passo, portando con sé un rivale che, senza dubbio, aveva in mente la vittoria, ovvero Stan Pex.Il duello tra i due premia Pex, che passa al comando dopo appena cinque giri con un sorpasso interno.Kremers, per tutta risposta, non raccoglie la sfida, mantiene la sua posizione, pensando in termini di classifica di campionato.Con i due davanti in stand-by, l'attenzione si sposta su Adrien Renaudin (Sodi Kart) e Jorrit Pex (KR) con il Campione Europeo uscente che ha la meglio sul francese, e subito dopo sul rientro di Irlando.Il pilota pugliese, dopo una partenza complicata, ha cercato disperatamente di forzare il proprio ritmo, recuperando posizioni “abbattendo” nell'ordine Viganò (poi ritiratosi a metà gara), Puhakka e Renaudin.Nel frattempo, in testa alla gara, Stan Pex ha vinto la finale davanti a Kremers in P2, quest'ultimo matematicamente Campione d'Europa per sei punti.L'olandese ha avuto il merito di rientrare nella entry list dopo che i suoi precedenti impegni erano stati annullati in Formula, portando al successo uno dei marchi Birel Art, a quasi un anno esatto dalla vittoria del Mondiale.Un titolo incredibile, quello di Kremers, mai vittorioso in questa stagione ma costante come un orologio svizzero in Italia e in Belgio, soprattutto nelle manche e nei piazzamenti di gara, ricordando il quarto posto di Adria.Un'affermazione che segue anche la spinta vincente prodotta in questi ultimi 2 anni dalla struttura guidata da Ronni Sala, che porta a casa l'ennesimo titolo FIA nella classe regina con il cambio.